Quando si decide di installare una o più barriere a lama d’aria, spesso si devono fare i conti con condizioni di fatto che, se trascurate, ne impedirebbero il buon funzionamento. A volte si tratta di condizioni climatiche, a volte invece sono le strutture esistenti (arredi ecc.) che ostacolano il percorso fluido dell’aria limitandone l’efficienza.
Succede così che, l’utilizzatore della barriera d’aria, arrivi alla conclusione che questa è stata installata male, o che addirittura non serva a molto.
Niente di più sbagliato. Esaminiamo i casi più frequenti di condizioni climatiche avverse:
- VENTO
Il locale protetto dalla barriera d’aria (un capannone, un negozio) si trova in una zona ventosa, per esempio in riva al mare. In questo caso la lama d’aria fa quello che può, ma non può contrastare correnti d’aria particolarmente forti. Occorre tenerne conto, scegliendo un modello di barriera più potente (ma anche più costosa e, in alcuni casi, più rumorosa) oppure rinunciare all’installazione. - LOCALE DI PIù PIANI
È esperienza abbastanza comune visitare un grande magazzino di più piani e sentire una corrente d’aria che sale insieme a noi dalle scale mobili. Quest’aria proviene dalle porte d’ingresso e, più alto è l’edificio, più farà sentire la sua forza. Anche in questo caso la soluzione consiste nell’installazione di una barriera più potente per contrastare la forza dell’aria che entra dalle porte. Diversamente, dovremo rinunciare. - PORTE NEI LOCALI RETROSTANTI
Anche in questo caso può crearsi una corrente d’aria tra la porta d’ingresso e quella posta sul retro, limitando l’efficienza della barriera.
Cosa può ostacolare l’istallazione delle Barriere a lama d’aria
- CASSONETTO
Sopra la porta d’ingresso, nella zona dove si vorrebbe installare la barriera, è presente un cassonetto che contiene l’avvolgibile. Installare la barriera sotto di esso non è sempre possibile per ragioni di spazio. Installarla in posizione più arretrata (verso l’interno del locale) ne pregiudica il buon funzionamento perché il flusso d’aria che si vorrebbe fermare tende a passare lateralmente. La soluzione, semplice, economica ed esteticamente gradevole consiste nel collocare sui lati non protetti due barriere fisiche (per esempio due pannelli trasparenti con il logo del negozio, oppure due strutture portafiori). - ESTETICA
A volte si rinuncia all’installazione di una barriera di aria per motivi puramente estetici, non volendo pregiudicare la linea di un ingresso di design. Qui è opportuno ricordare che esistono barriere d’aria che si incassano nel soffitto, anche ad altezze fino a 5 metri. Quello che il visitatore vedrà sarà semplicemente una griglia di mandata dell’aria. È altresì possibile optare per una barriera verticale, ovvero posta a lato dell’ingresso. - COSTI
Infine, succede di rinunciare all’installazione di una barriera d’aria nella convinzione che, con le porte aperte, tutto il calore se ne vada lasciandoci solo la bolletta energetica da pagare. Ciò è vero solo per le barriere più economiche e meno efficienti, che hanno una portata dell’aria modesta e quindi non costituiscono una vera barriera al passaggio dell’aria. La regola è che il velo d’aria deve arrivare al pavimento, ma non oltre, per non venire respinto e creare ricircoli e polvere.
Quindi, prima di scegliere una barriera, verificate che la portata dell’aria sia adeguata alla altezza del locale che deve servire, e che sia possibilmente certificata da un ente indipendente.
Sempre per quanto riguarda il tema costi e budget, non è necessario che la barriera abbia un sistema di riscaldamento proprio. Infatti è calcolato che, se la barriera è dimensionata correttamente, solo il 15% del calore proveniente dal sistema di riscaldamento se ne va attraverso la porta aperta. Quota normalmente compensata dal sistema di riscaldamento stesso.
Non lasciamoci ingannare dall’idea che il cliente sia disturbato dall’aria fredda proveniente dalla barriera. Infatti non si tratta di aria fredda: d’inverno proviene dallo strato alto di un locale riscaldato, mentre d’estate non ci darà certamente fastidio. In ogni caso il passaggio sotto la barriera dura meno di un secondo. Ecco perché non è necessario che l’aria proveniente dalla barriera sia riscaldata. D’altra parte il Comune di Milano, mentre accetta e consiglia l’uso di barriere d’aria (QUI trovate la notizia), vieta esplicitamente quelle riscaldate.